4 nov 2023

Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate

Riflessione degli alunni Marianne e Antonio Pizzileo 

"4 NOVEMBRE…
… una data importante per commemorare le pagine silenziose e dolenti di vicende
che si intravedono all’ombra dei tanti monumenti presenti in tutta Italia. La data del
ricordo dei tanti caduti in Guerra, di tutte quelle vittime della ferocia, del possesso e
delle logiche militari e politiche del tempo che ha interrotto per sempre legami,
speranze, avvenire di molti … di tutti quelli mai più “ritornati”. Ma se l’Unità
nazionale che si celebra oggi, se il rispetto e la gratitudine che oggi ricordiamo ai
caduti in guerra, sono PACE, intesa come bene comune, perché ancora oggi, viviamo
una guerra che ci coinvolge anche se non direttamente? E che senso ha allora
depositare un fiore, lasciare una melodia intorno ad un monumento, alzare gli occhi
al cielo e guardare frecce tricolore spaziare tra le nuvole, se la guerra non è mai
davvero finita? Tanti militari italiani sono impegnati in vari fronti per garantirci un
cielo senza fuoco, quel cielo che si tinge di nero e di sangue però in aree vicine a noi.
Ancora una volta, la libertà è stata calpestata per logiche di denaro e di potere; per
logiche che anche noi, nel nostro piccolo, a volte alimentiamo.
Oggi, giornata di memoria politica e sociale, non possiamo fare altro che ricordare i
caduti in guerra, non possiamo fare altro che chiedere loro perdono se il sacrificio
che hanno fatto e per il quale sono stati annientati per sempre, non abbia
altrettanto per sempre garantito la Pace di tutti e per tutti.
Allora dobbiamo interrogarci! Dobbiamo chiederci cosa possiamo fare nel nostro
piccolo per essere Costruttori di quella pace che tanto acclamiamo. Dobbiamo
praticare la tolleranza, il perdono e l’accoglienza, in casa, a scuola, tra amici, per
evitare anche tra di noi inutili guerre e per costruire una cultura di collaborazione e
di pace. Solo così potremo dire davvero e con forza il nostro GRAZIE a tutti coloro
che hanno dato la loro vita per la nostra PACE."

Marianna e Antonio Pizzileo
1B Liceo